L'esperienza francese ci deve insegnare che una classe dirigente indottrinata con la giusta etica, morale ed efficenza puo' costruire un macchina amministrativa statale invidiabile. Se volessi proseguire con il mio pensiero Presidenziale Italiano, immaginerei una Direzione Generale della Pubblica Amministrazione direttamente sotto l'alveo Presidenziale, con la conseguente abolizione del Ministero della funzione Pubblica. La ragione di fondo di una scelta di questo tipo risiede esclusivamente nell'intenzione di trasformare la piaga burocratica nostrana in un vanto. Ve lo immaginate un Capo dello stato eletto dal popolo che vuole presiedere una pubblica amministrazione fatiscente? Il Presidente eletto dal popolo nomina il Direttore generale, ovviamente tutte le norme per veci e vacanza dell'uno e dell'altro vengono stabilite di conseguenza. Il Presidente entrante può decidere di continuare con con il Direttore gia' esistente o nominarne uno nuovo di sua scelta.
Il compito del Direttore Generale sara' quello, iniziale, di istituire la Scuola della Pubblica amministrazione che, come quella francese, puntera' a formare un elite dirigenziale ed a cui si potra' accedere solo per concorso unico. Egli sara' responsabile anche per la nomina dei dirigenti principali della macchina pubblica vista l'approvazione da parte del Presidente della Repubblica. Ogni ente locale sara' libero di introdurre innovazione ma sara' compito della Direzione Generale quello di monitorare le eccellenze amministrative italiane ed uniformarle a livello nazionale. L'ANAC od un dipartimento corrispondente, continuerebbe con le sue funzioni di 'intelligence' per il contrasto e la prevenzione della corruzione, senza pero' scavalcare il principio democratico dello stato di diritto. Il Direttore Generale, di sua iniziativa o su proposta del Capo dello Stato, nomina anche il Capo della Protezione Civile che, quindi, passerebbe sotto la responsabilita' diretta della Presidenza della Repubblica. Il motivo di tale scelta risiede anche questo nell'intenzione di migliorare l'efficenza e soprattutto l'operativita' in caso di emergenze. Oltre ai compiti ordinari che già possiede, la Protezione Civile avra' anche poteri speciali di commissariamento di Enti locali deficitari per quanto riguarda la protezione sismica, il dissesto geologico ed idrogeologico ed i piani di evacuazione. E' fondamentale immaginare una continua comunicazione e cooperazione tra ANAC, Protezione Civile ed il Direttore Generale per garantire fluidita' e continuo miglioramento dei servizi pubblici.
Sara' compito della Direzione Generale quello della negoziazione dei contratti nazionali dell'impiego pubblico.
Per finire vorrei dire che immagino un sistema di questo tipo in un Italia con molte meno Regioni di quelle attuali, massimo 5-8 e che quindi si presterebbe alla possibilita' di nominare meno dirigenti pubblici ma con piu' poteri di coordinamento e controllo.
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